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Prefazione di Enrico Montanari

Il Quartiere

Riflessione
Di seguito il testo della prefazione scritta da Enrico Montanari al libro pubblicato dalla De Agostini il 10 gennaio 1968 ed intitolato "Roma EUR":


Si parla, in Italia e fuori, del miracolo EUR e si tenta, con simile aggettivazione, di spiegare un fatto che esce dal comune specie in un Paese, come il nostro, ove si considera oramai fondamentale che, per dare l'avvio ad ogni nuova pubblica intrapresa, sia sempre necessario fare ricorso alle casse dello Stato.

Si può affermare paradossalmente che la realizzazione dell'EUR è stata possibile perché nessuno ci credeva, perché chi si è assunto l'incarico di dare alla città di Roma questo suo nuovo, moderno, razionale, quartiere, ha potuto lavorare indisturbato ed operare con una certa indipendenza - a cominciare dalla scelta di quella équipe di valenti collaboratori che hanno costituito il necessario stato maggiore dell'impresa - senza interventi politici dal basso o dall'alto e senza quelle deprimenti pastoie burocratiche che avrebbero sicuramente rallentata o resa impossibile la sollecita attuazione dei piani tecnici e finanziari predisposti.

E' stata l'intelligenza, l'iniziativa e l'esperienza di
un uomo che valendosi degli stessi sistemi di lavoro usati dai privati imprenditori, ha potuto dimostrare che non occorrono soluzioni miracolistiche o interventi dall'alto, nemmeno sul piano finanziario, per dare vita ad un imponente complesso di opere e di strutture, quelle stesse che hanno fatto dell'EUR il modello cui si ispirano oggi molti urbanisti nel mondo.

Ciò che può sembrare un miracolo è il fatto che una simile imponente realizzazione non sia costata un centesimo allo Stato o al Comune; che tutte le necessarie infrastrutture, così come tutte le correnti spese amministrative, siano state fronteggiate con i proventi che l'Ente EUR si è assicurato con la vendita dei terreni e la concessione di taluni servizi e che infine (e ciò è veramente straordinario) lo stesso Ente abbia corrisposto allo Stato, ed in misra davvero cospicua, le tasse, come un qualsiasi imprenditore privato.

Tirate le somme, come farebbe un contabile che si accinga ad impostare il bilancio della sua azienda, si otterranno i seguenti risultati:
all'attivo un quartiere modello, efficiente, organizzato, importante centro amministrativo, di affari e di riunioni internazionali ad ogni livello, con splendide zone residenziali e sportive fra le più belle del mondo, magnifici edifici pubblici che destano la universale ammirazione; ai beni materiali, così sommariamente elencati, si aggiunga il prestigio che all'Italia deriva e ciò che non guasta, le centinaia di milioni che ogni anno sono versate, come tasse, allo Stato; al passivo nulla, perché non esistono contributi dati a fondo perduto sia pure sotto forma di anticipazione o sovvenzione. I cittadini che hanno versato cifre cospicue hanno ricevuto il controvalore dei bene pattuiti e non vantano crediti. La parte al passivo del bilancio dell'Ente si chiude quindi con un saldo che è la somma delle partite dell'attivo. Il che non è poco.

Quale sarà l'avvenire dell'EUR: Pare oramai deciso che il quartiere che ha fin qui vissuto in una certa sua autonomia, debba essere riassorbito nell'amministrazione capitolina. E' con viva preoccupazione che tutti coloro che vi risiedono o vi operano si attendono simile eventualità: è triste previsione che le strade oggi pulite e curate diverranno in breve sporche e trascurate; le aiuole, i giardini, i parchi tenuti con quella cura e quell'amore che sono il segno più evidente di una alta civiltà, si riempiranno di erbace e di rifiuti così come sta accadendo in tutti gli altri quartieri che dipendono dall'Amministrazione Centrale del Comune.

L'Editore, pertanto, ha voluto realizzare questo libro nell'intendimento di fissare in immagini un momento ancora felice della vita dell'EUR. Si augura - l'Editore - che non serva a confronti disdicevoli fra l'EUR di oggi e quella di domani, ma semmai costituisca utile raffronto per dare rilievo a quanto ancora sarà fatto per aggiungere bellezza, decoro e civiltà a ciò che è già oggi bello e civile.

Dedica, l'Editore, questo volume al Professor Virgilio Testa che l'EUR ha pensata, voluta e realizzata - non è qui il caso di dire quanta parte di se stesso egli abbia trasfuso in questa immane impresa - ed a tutti i suoi collaboratori;
lo fa per esprimere, in tal modo, quella gratitudine che ogni cittadino sente di dovere a tutti coloro che validamente contribuiscono alle fortune comuni, ricordando che la gioia di creare, di costruire, di intraprendere, di essere utile agli altri prima che a sé, è la più valida ricompensa che la vita riserva ad ogni uomo. E' sotto questo aspetto che il Professor Virgilio Testa ha già visto, giustamente ed ampiamente, ricompensati i tanti anni del suo fecondo travaglio.


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