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17-05-2010 Museo della Civiltà Romana

Le Attività > Verde e decoro urbano

Museo della Civiltà Romana


In seguito all’appello per il Museo della Civiltà Romana ( vedi link), il Comitato Quartiere Eur si è attivato presso l’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione sollecitando interventi per valorizzare sia questo Museo che gli altri presentI nella zona Eur e, inoltre, migliorare la climatizzazione del suddetto Museo.

Dall’Assessorato abbiamo ricevuto assicurazione per tutta l’attenzione possibile al suddetto tema. La volontà dell’Amministrazione capitolina è di mantenere integre la sede e la collezione del Museo, attivando, per quanto permetterà il bilancio, quegli interventi prioritari che ne permettano una più agevole fruizione.

Il Comitato Quartiere Eur ha inoltre ricevuto una relazione del Funzionario Responsabile sulle attività del e per il Museo, che riportiamo qui di seguito.

Relazione


“ Le problematiche inerenti al Museo della Civiltà Romana, rappresentate dai cittadini attraverso il Comitato di Quartiere EUR, hanno cause lontane nel tempo. Il prestigioso complesso fu costruito negli anni del dopoguerra sulla base di un avanzato e illuminato progetto architettonico e tecnologico, ma con materiali non tutti della migliore qualità. Le canalizzazioni predisposte per la circolazione dell'aria calda e fredda non furono mai attivate per mancanza di fondi adeguati al loro corretto funzionamento. Progressivamente si cominciarono ad avvertire problemi di infiltrazioni d'acqua dalle terrazze ed altri dissesti dovuti al materiale da costruzione non di prima scelta. A questi problemi strutturali, si aggiunse l'invasione delle termiti nel 1984 con danni gravissimi all'allestimento del Museo (prevalentemente in legno) e l'inizio del disallestimento di alcune importanti sale espositive.

Nell'ultimo decennio due “innesti” hanno ulteriormente modificato l'organizzazione del Museo: l'inserimento del Planetario nel corpo centrale e la destinazione di una vasta ala a sede provvisoria dell'Antiquarium Comunale. Pur essendo coscienti dell'importanza della struttura scientifica, attrattore di tanto pubblico e di tante iniziative culturali, e della necessità di salvaguardare il patrimonio archeologico dell'Antiquarium, bisogna riconoscere che la riduzione delle sale espositive da 59 a 27, la loro forzosa divisione in due blocchi separati, la convivenza di tre organismi assolutamente diversi tra loro hanno pesato negativamente sulla vita del Museo aggravandone progressivamente i problemi strutturali e logistici.

Un importante progetto di rinnovamento fu realizzato dall'Amministrazione comunale nel 2001 con l'intenzione di procedere al restyling sostanziale delle sale storiche, al loro condizionamento e alla loro messa in sicurezza. Purtroppo il progetto, inserito nel bilancio comunale 2002 come opera finanziata con mutuo, non è mai stato messo a bando per la necessità di rivedere alcune soluzioni architettoniche e perchè durante gli anni di governo della precedente giunta era stato deciso di trasferire il Museo nel complesso di via dei Cerchi, nell'ottica di integrarlo in un Museo della Città caratterizzato dalla presenza di patrimonio mobile.

Solo con il nuovo più recente indirizzo di politica culturale si è tornati a valutare l'importanza della collezione che forma il Museo della Civiltà Romana e la straordinarietà nel panorama museale italiano di un'architettura disegnata per quel patrimonio dalle specifiche caratteristiche e dalle inusuali proporzioni, che non ne consentirebbero un facile trasferimento.
Come noto il Paese si misura con un momento di difficile congiuntura, e con esso la sua Capitale. Ciò malgrado, l'Amministrazione comunale ha mantenuto la risorsa destinata al primo lotto di interventi sul Museo della Civiltà Romana, che, trascorsi otto anni, dovrà essere ricalibrato sulle attuali priorità, per permettere di cominciare ad affrontare le emergenze, potendo pianificare una completa ristrutturazione dell'edificio e della collezione.
Le priorità strutturali sono:
1. interventi sulle terrazze per:
- la messa a norma per l’accessibilità ai camminamenti: condizione indispensabile per garantire l’attività di manutenzione degli impianti di condizionamento recentemente realizzati e circoscritti alle sale oggi destinate a deposito dell’Antiquarium;
- la manutenzione straordinaria del manto di impermeabilizzazione;
- la manutenzione straordinaria dei lucernari in policarbonato;
2. messa a norma degli accessi all’edificio e delle vie di fuga interne;
3. condizionamento dell’edificio museale (27 sale aperte al pubblico per 4000 opere esposte e depositi per circa 7000 mq, oltre il grande plastico di Roma imperiale).

La collezione del Museo, primo museo archeologico “virtuale”, formatasi nell’arco dei primi quattro decenni del XX secolo, ripercorre sia la storia dell’impero romano e della città di Roma, sia la formazione della civiltà romana e la sua penetrazione nel mondo mediterraneo e nord europeo allora conosciuto. La quantità e qualità delle opere riprodotte al vero o in scala è altissima e permette di affrontare tutti i possibili aspetti della civiltà romana e della sua organizzazione sociale, politica, economica, nonché di conoscere tutte le maggiori realizzazioni architettoniche e urbanistiche a Roma e nell’Impero. Culmine della collezione è il grande plastico di Roma antica in età costantiniana, che ancora oggi offre la potente immagine della città e permette di orientarsi sulla sua evoluzione fino ai nostri giorni.
Dal punto di vista dell’allestimento degli ambienti e della collezione sono state avviate diverse attività:
- la revisione degli apparati didascalici, ormai inadeguati, è stata realizzata nelle sale storiche nel 2009 e lo sarà nelle sale tematiche nel 2010: l’aggiornamento delle didascalie e il rifacimento della pannellistica offrono un primo strumento di lettura dei materiali corretto ed efficace;
- sono stati realizzati apparati e contenuti multimediali per la sala del grande plastico (2008/9) e delle sale paleocristiane (2009/10), primi passi verso la dotazione di strumenti multimediali per tutta la collezione;
- laboratori didattici innovativi sono stati attivati nel 2009 con l’inserimento di personale formato durante il Servizio Civile Volontario (progetto Il Patrimonio e la Memoria), mentre grazie all’apporto di esperti è stato sperimentato il primo laboratorio per non udenti e prodotta la prima video guida in duplice linguaggio (italiano e LIS);
- dal 22 dicembre 2009 è stata ospitata una mostra di grande attualità sul tema della tecnologia nella Roma antica (Machina), il cui successo di pubblico ha dimostrato che è possibile portare anche in questo Museo eventi di grande richiamo, che lo hanno fatto riscoprire ai cittadini romani per primi;
- prosegue un’intensa attività di prestiti di opere per mostre in Italia e soprattutto all’estero dove il Museo è molto conosciuto e apprezzato.
Il percorso di valorizzazione e di migliore fruizione del Museo vuole garantirne la conservazione e il rispetto del valore storico e scientifico, potrebbe essere accresciuto dall' inserimento organico nel circuito museale cittadino attraverso una più mirata promozione e anche attraverso soluzioni logistiche quali :
- il collegamento con bus-navetta con la stazione della metropolitana EUR Fermi e/o con la fermata di autobus di linea su via Cristoforo Colombo;
- un'adeguata segnaletica stradale che faccia percepire chiaramente al pubblico l'esistenza di un vasto circuito museale ed in particolare del Museo della Civiltà Romana. A questo proposito, l'Amministrazione ha sottoscritto un protocollo di intesa con il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (dipendente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), altro gioiello nato dalla stessa temperie culturale dell'inizio del XX secolo, nell'ottica di studiare e realizzare iniziative comuni;
- la sistemazione della piazza Giovanni Agnelli, teatro naturale per eventi e manifestazioni culturali e di intrattenimento, a disposizione del Municipio XII e dei cittadini: a questo proposito la Sovraintendenza ha interessato il Municipio al miglioramento dell'agibilità dello spazio attraverso alcuni semplici interventi di manutenzione straordinaria per garantirne decoro e sicurezza.

Nell’anno 2011 si celebreranno i cento anni dalla prima grande mostra che ha dato l’avvio alla formazione del Museo: sarà l’occasione per presentare il piano completo di ristrutturazione e valorizzazione del Museo e per “raccontare” visivamente e attraverso le fonti documentarie le origini e il significato di un Museo unico al mondo. Il percorso per giungere a questo evento prevede di :
- alimentare e incoraggiare le diverse istituzioni di ricerca che hanno rinnovato il loro interesse per il patrimonio architettonico e museale, favorendo stage, tirocini, corsi universitari, che verranno indirizzati alla valorizzazione dei contenuti del Museo e alla sua migliore comunicazione, nonché alla revisione del suo allestimento all'insegna di un innovativo design (sono in corso di definizione due protocolli di intesa specifici con le Università di Roma1 e Roma3, mentre con l’ISIA è stato condotto uno studio di restyling della hall del Museo);
- organizzare “appuntamenti” periodici con il pubblico per presentare opere particolari, eventi, studi che abbiano come contenuto la civiltà romana in tutte le sue accezioni;
- incrementare tutte le possibili forme di sinergia nel “territorio” cittadino, con l’obiettivo di far diventare il Museo punto di riferimento delle strutture operative sociali e culturali dell’Amministrazione e di forme di associazionismo presenti nel quartiere EUR;
- finalizzare l’attività dei volontari del progetto “Il patrimonio e la memoria” (2010/2011) e di tutti i giovani che a vario titolo sono attivi nel Museo con diversi indirizzi di ricerca;
- valorizzare gli archivi del Museo: quello fotografico storico che “attraversa” tutto il mondo romano conosciuto nel periodo di formazione del Museo, quello documentario risalente soprattutto al Ventennio, di recente schedatura, che contiene prezioso materiale inedito sulla formazione del Museo e sulla conoscenza di Roma antica.

Fondamentale per il funzionamento del Museo in questo periodo di auspicabile trasformazione è il corretto impiego delle risorse professionali ed economiche derivanti dai server di conservazione e catalogazione (società Zetema): la movimentazione delle opere da troppo tempo ammassate in depositi “provvisori” (il più problematico nella grande galleria sottostante lo stretto corridoio che oggi ospita i preziosi calchi della Colonna Traiana) è il primo passo indispensabile per verificare lo stato di conservazione delle opere e pianificare i necessari restauri, completare i dati mancanti della catalogazione, programmare possibili forme di messa a reddito attraverso prestiti tematici per mostre itineranti. “





17 Maggio 2010




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